Federico Gavazzi X75

CHE COS’È LA SEO? NON TI PREOCCUPARE SE LO CHIEDONO ANCHE MOLTI SPECIALISTI.

 

CHE COS’È LA SEO? LA DOMANDA E’ SEMPLICE MA LA RISPOSTA PUO’ NON ESSERE COSI BANALE.

SEO sta per “ottimizzazione dei motori di ricerca”. È il processo per ottenere traffico dai risultati di ricerca “gratuiti”, “organici”, “editoriali” o “naturali” sui motori di ricerca.

Tutti i principali motori di ricerca come Google, Bing e Yahoo hanno risultati di ricerca primari, in cui le pagine Web e altri contenuti come video o elenchi locali vengono visualizzati e classificati in base a ciò che il motore di ricerca considera più pertinente per gli utenti. Il pagamento non è coinvolto, come avviene con gli annunci della rete di ricerca a pagamento.

I FATTORI SEO FUNZIONANO IN COMBINAZIONE

Nessun singolo fattore SEO ti garantisce il posizionamento nei motori di ricerca. Avere un ottimo titolo HTML non aiuta se una pagina ha contenuti di bassa qualità. Avere molti link non aiuta se sono tutti di bassa qualità. Avere diversi fattori positivi può aumentare le probabilità di successo, mentre la presenza di fattori negativi può peggiorare tali probabilità.

SEO ON-SITE O FATTORI DI SUCCESSO SULLA PAGINA

I fattori di posizionamento nella pagina di ricerca sono quelli che sono quasi interamente sotto il controllo del publisher. Che tipo di contenuto pubblichi? Stai fornendo importanti indizi HTML che aiutano i motori di ricerca (e gli utenti) a determinare la pertinenza? In che modo l’architettura del tuo sito aiuta o ostacola i motori di ricerca?

SEO OFF-SITE O FATTORI DI SUCCESSO FUORI PAGINA

I fattori di posizionamento fuori pagina sono quelli che gli editori non controllano direttamente. I motori di ricerca li usano perché hanno appreso sin dall’inizio che basarsi solo sui segnali controllati dal publisher non sempre ha prodotto i risultati migliori. Ad esempio, alcuni editori potrebbero provare a farsi sembrare più pertinenti di quanto non siano in realtà. Con miliardi di pagine Web da indicizzare e controllare, osservare e dare valore solo gli indizi “on-page” non basta, e’ logico. Sono necessari molti più segnali per restituire le pagine migliori per qualsiasi ricerca particolare.

VIOLAZIONI SEO E PENALITÀ NEL RANKING

Non commettere errori: i motori di ricerca vogliono che le persone eseguano SEO perché possono aiutare a migliorare i loro risultati di ricerca. I motori di ricerca forniscono assistenza attraverso le loro di linee guida, in modo che i risultati delle serp siano sempre migliori. Un consulente SEO dunque deve offrire la migliore risposta alla richiesta per l’utente, in modo che anche il motore di ricerca ne tragga giovamento in termini di qualita’.

Tuttavia, ci sono alcune tecniche che i motori di ricerca ritengono “spam” o “black hat”, che potrebbero comportare penalita’ di diversa natura e pesantezza. Le violazioni sono generalmente tattiche e strategie ideate al fine di ingannare o manipolare la comprensione da parte di un motore di ricerca della reale pertinenza e autorità di un sito o di una pagina.

SEGNALI SECONDARI – NON MENO CONVINCENTI

I fattori di ranking primari di Google sono stimati in oltre 200 mentre i secondari, quindi molto meno importanti si ipotizza siano oltre 10.000
Tra questi possiamo annoverare le differenze tra titoli h2 e h3, oppure la forma degli alt delle immagini, che presto perderanno ancora potenza grazie alla comprensione delle immagini da parte dei motori di ricerca.

Ecco perché questa guida SEO non affronta le parole chiave più importanti all’inizio o alla fine di un tag del titolo HTML. Né stiamo provando a valutare quanto peso pesa un tag header H1 rispetto a un tag H2.

I FATTORI SEO PIU’ RILEVANTI

QUALITÀ DEI CONTENUTI

Più di ogni altra cosa, stai producendo contenuti di qualità? Se vendi qualcosa, vai oltre l’essere una semplice brochure con le stesse informazioni che puoi trovare su centinaia di altri siti. Fornisci un motivo per cui le persone impiegano più di qualche secondo a leggere le tue pagine? Offri valore reale, qualcosa di sostanziale ai visitatori che è unico, diverso e utile che non troveranno altrove?

Queste sono solo alcune delle domande da porsi per valutare se stai fornendo contenuti di qualità. Questo non è il posto dove lesinare, poiché è la pietra angolare da cui dipendono quasi tutti gli altri fattori.

 

RICERCA CONTENUTO / RICERCA PAROLE CHIAVE

Forse il fattore SEO più importante dopo aver creato buoni contenuti è una buona ricerca di parole chiave. Desideri creare contenuti utilizzando tali parole chiave, i termini di ricerca effettivi utilizzati dalle persone, in modo da poter produrre contenuti che “rispondano” in modo efficace a tale query. I tuoi contenuti devono essere scritti nella lingua giusta – la lingua utilizzata dal tuo cliente o utente durante la ricerca.

 

PAROLE DI CONTENUTO / USO DI PAROLE CHIAVE

Dopo aver effettuato la ricerca per parole chiave, ed hai effettivamente usato quelle parole nei tuoi contenuti se vuoi che le tue pagine vengano trovate per parole particolari, è una buona idea usare effettivamente quelle parole nel tuo contenuto con una densita’  di parole chiave del 2,4 percento. In alcune serps puoi spingerti fino ad un 3,4 percento.

Non esiste un numero preciso di volte. Anche se la “densità di parole chiave” suona bene scientificamente, puo’ non essere il motivo principale per una ascesa in prima pagina. Usa il buon senso dunque. Pensa alle parole per le quali desideri trovare una pagina, le parole che ritieni pertinenti alla ricerca di parole chiave. Quindi usali in maniera naturale sulla pagina.

Per ulteriori informazioni, consulta la nostra categoria SEO: contenuto e scrittura.

 

RICERCA VERTICALE

Questi fattori provengono da motori di ricerca “verticali” dedicati a cose come immagini, notizie, locali e video. Se hai contenuti in queste aree, potrebbe essere più probabile che vengano visualizzati all’interno di sezioni speciali della pagina dei risultati di ricerca.

Non hai familiarità con la “ricerca verticale” rispetto alla “ricerca orizzontale?” Prendiamo Google come esempio. Il suo motore di ricerca regolare raccoglie contenuti da tutto il Web, nella speranza di abbinare molte domande generali su una vasta gamma di argomenti. Questa è la ricerca orizzontale, perché il focus è su un’ampia gamma di argomenti.

Google gestisce anche motori di ricerca specializzati che si concentrano su immagini o notizie o contenuti locali. Questi sono chiamati motori di ricerca verticali perché, anziché coprire una vasta gamma di interessi, si concentrano su un segmento, una porzione verticale dell’interesse generale.

LINK BUILDING NEI MOTORI DI RICERCA

I link sono stati il ​​primo importante fattore di classificazione “Off-the-page” utilizzato dai motori di ricerca. Google non è stato il primo motore di ricerca a contare i link come “voti”, ma è stato il primo motore di ricerca a fare molto affidamento sull’analisi dei link per migliorare la pertinenza.

Nonostante le voci di corridoio intorno ad altri segnali, i link e i contenuti rimangono il segnale esterno più importante per le classifiche di ricerca di Google. Ma come troverai, alcuni link sono più preziosi di altri.

QUALITÀ DEL LINK IN INGRESSO

La qualità delle loro opinioni esercitata tramite links  hanno un peso maggiore. Di coneguenza oltre che fare un conteggio dei link in ingresso i motori di ricerca danno più peso ai collegamenti che sono considerati di migliore qualità.

 

CHE COS’È UN COLLEGAMENTO DI QUALITÀ?

Un link da qualsiasi sito di grandi dimensioni e rispettabile sarà superiore nella scala della qualità rispetto a un link che potresti ottenere dal commentare un blog. Inoltre, i collegamenti locali possono incedere molto, in quanto si preseume che conoscano meglio la tua attivata’.

 

TAKE AWAY

Se non lo hai ancora capito la SEO e’ un argomento molto complesso che spesso viene sottovalutato anche dagli addetti ai lavori. I motori di ricerca hanno un evoluzione esponenziale pur mantendo un interfaccia identica. Dietro un Motore di Ricerca c’e’ un universo, fatto di matrici tridimensionali, vettori, intelligenza artificiale, e computer quantistici.

 

GOOGLE NON GIOCA A DADI.

GOOGLE DOES NOT PLAY DICE.

 

THANKS TO

 

 

 

 

TERMS USED IN THE ARTICLE

  • AMP (Accelerated Mobile Pages): official website of the open source project developed by Google that allows users to improve the mobile experience.
  • Schema.org: specific vocabulary of tags or microdata that facilitate the understanding of a web page by search engines.
  • Search Intents: reason why a user performs a search. The intent is commonly classified in navigational, informative and transactional and helps to understand the informative question to which the web page must answer.
  • Crawlers: also referred to as web crawlers, spiders or robots, they are computer programs developed to visit websites, read their contents and codify words / terms that can best describe them.
  • Long Tail: expression coined by Chris Anderson in an October 2004 article in Wired Magazine describing an economic and commercial model.
  • Keyword Planning Tool: The Google Ads Keyword Planning Tool is a search tool that allows you to find the most suitable target keywords for display ads, the search network, videos and app. app
  • ScreamingFrog: desktop SEO tool (PC or Mac) that scans links, images, CSS, scripts and apps from websites.
  • HTML: Abbreviation of HyperText Markup Language, a language used for describing web page documents. Indicates the basic elements of the web pages, including the text of the documents and any hypertext links and embedded images
  • SERP: Search Engine Result Page abbreviation or search results page provided by a search engine, such as Google or Bing.↲
  • Markers hX title: HTML tags that communicate the organization of the content of a page.↲
  • Find out how you stack up to new industry benchmarks for mobile page speed: Think With Google – Daniel An Google Global Product Lead, Mobile Web.
  • Using site speed in web search ranking: Google Webmaster Central Blog.↲
  • PageSpeed: PageSpeed ​​Insights analyzes the contents of a web page and generates suggestions to make it faster.↲
  • WebPageTest: free speed tests available from all over the world. The tool uses real browsers and connection speeds and provides detailed optimization recommendations
  • Rolling out mobile-first indexing: Google Webmaster Central Blog – March 26, 2018.↲
  • Mobile Optimization Test: tool that allows you to check the ease of use of your page on mobile devices
  • BuzzSumo: platform for content marketing and SEO agencies to discover engaging content and opportunities for outreach
  • KPI or Key Performance Indicators: indicators that allow measuring the performance of a specific activity or process, such as an SEO campaign
  • Google Search Console: Search Console provides reports on which you can perform actions, tools and resources for learning, designed to bring your content to Google Search.
  • Google Analytics: Google Analytics allows you to measure sales, conversions and user behavior on your website